Immaginate.
È il giorno del vostro matrimonio e fin dal momento in cui mettete i piedi giù dal letto la tensione in tutta la stanza diventa palpabile.
Neanche il tempo di fare colazione che madre, suocera e damigelle sono in casa vostra trasmettendovi ansie e paranoie. Corrono da una parte all’altra della stanza portando in giro il velo, l’abito, qualcosa di blu, qualcosa di vecchio, di nuovo e di prestato. Poco prima di potervi fare una doccia suonano alla porta: è il fattorino, il vostro bouquet di fiori freschi è appena arrivato ed è meraviglioso; in quel momento iniziate a capire che è tutto vero e che tra poche ore sarete sposate.
Dopo un breve momento di panico iniziate il rituale di preparazione, vestito allacciato, trucco e parrucco sistemati, scarpe scomode infilate; ora potete prendervi un momento per arrivare con quei 10 minuti di ritardo, concessi a qualsiasi sposa, in chiesa. L’auto è sotto casa che vi aspetta, così come il vostro sposo, visibilmente più agitato di voi, vi aspetta all’altare.
Mentre percorrete la navata emozionate ed agitate i pianti commossi di vostra madre riempiono l’aria insieme ai commenti di qualche cugino alla lontana e le battute dei vostri amici. Ma c’è qualcosa che non vi torna. Nella marea di suoni e e sensazioni che state provando c’è qualcosa che manca: i flash del fotografo. Non ci date troppo peso ma trovate comunque il tempo per buttare una fugace occhiata alle vostre spalle. Purtroppo non sentite nessuna presenza ingombrante che vi osserva da vicino da dietro un’obiettivo.
È ufficiale: il fotografo che avevate scelto per il vostro matrimonio non si è presentato.
Avevate avuto dei dubbi dal giorno in cui la sorella del vostro futuro sposo vi aveva chiamato dicendo “se cerchi un fotografo il mio ragazzo è freelance! Ti fa anche un buon prezzo”. Sapevate benissimo che avrebbe fatto le foto con la Reflex che i genitori gli hanno regalato per i suoi sedici anni e che è rimasta la stessa adesso che ne ha 28, però, per non rovinare da subito i rapporti con la nuova famiglia avevate acconsentito senza troppe storie alle sue richieste, forti anche del fatto che si sarebbe accontentato di 50€ di rimborso e un pagamento in visibilità.
Le premesse non erano le migliori, ma almeno un fotografo c’era.
Di sicuro non potevi immaginare che la sorellina del tuo fidanzato amava così tanto il latino americano non solo per la musica esotica ma anche per i ballerini dal petto traslucido e che si sarebbe fatta beccare a strusciarsi contro uno di loro proprio due giorni prima della tua cerimonia.
E adesso? Il panico vi assale.
Provate a delegare il compito di trovare un fotografo, almeno per la festa, alla vostra damigella d’onore ma quella, presa tra uno spritz e l’altro, si è dimenticata anche come si chiama. Vostra madre non ha ancora finito di piangere e vostra zia continua a ripetervi com’eravate bruttine da piccole.
Epilogo di questa tragica giornata? Nessuna foto che possa documentare il vostro matrimonio e sulla mensola del salotto della vostra prima casa ci sarà un selfie traballante con vostro zio ubriaco e un imbarazzante trenino sullo sfondo.
Tutto questo perchè il fotografo non si è presentato al matrimonio.
Evitare questa lunga serie di tragedie è possibile, basta rivolgersi alle persone giuste e a fotografi professionisti.
Avenue studio fotografi non vi lascerà mai da sole, vi seguirà passo dopo passo nell’organizzazione del vostro matrimonio dandovi tutto l’aiuto che cercate. Presenza discreta durante e dopo la cerimonia catturerà ogni istante dei vostri attimi migliori per inciderli per sempre su pellicola.
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